Brevi informazioni e cenni storici sulla norma europea Coc Tier 2 per alimentatori esterni (Lot 7), descrizione e report sullo stato attuale
Brevi informazioni e cenni storici sulla norma europea Coc Tier 2 per alimentatori esterni (Lot 7), descrizione e report sullo stato attuale
1 Maggio 2018
L’unità che si occupa di energie rinnovabili afferente al centro di ricerca JRC (Joint Research Centre) della Commissione Europea, redige dei memorandum e report per i produttori di apparati elettronici allo scopo di favorire la produzione di apparecchiature a basso impatto ambientale.
La partecipazione dei produttori è su base volontaria. Le aziende che aderiscono ne hanno comunque un significativo ritorno d’immagine. Nella categoria dei produttori di alimentatori esterni, attualmente solo 4 compagnie ne fanno parte ovvero un numero esiguo.
https://e3p.jrc.ec.europa.eu/communities/ict-code-conduct-efficiency-external-power-suppliesUno degli obiettivi principali del centro JRC è l’emissione di standard per prodotti elettronici con caratteristiche di efficienza energetica particolarmente avanzati. Le aziende che rispettano tali standard devono garantire il rispetto dei requisiti richiesti per almeno il 90% dei prodotti immessi sul mercato
(2013-10-29) https://e3p.jrc.ec.europa.eu/sites/default/files/documents/publications/code_of_conduct_for_eps_version_5_-_final.pdf
Dato che l’applicazione di tali standard è su base volontaria e non richiesta dalle normative EU, un produttore può richiedere la verifica di conformità di un singolo prodotto a tali standard, fornendo sufficiente evidenza del rispetto dei requisiti tecnici previsti. Come parte delle Regole per l’Efficientamento Energetico di Alimentatori Esterni, versione 5, il centro di ricerca JRC ha previsto delle date limite per il passaggio da adesione volontaria a obbligatoria che richiederebbero l’approvazione secondo le leggi EU. Allo stato attuale le prescrizioni ai sensi del Tier 1 e Tier 2 in attesa di emanazione sono state anticipate (ovvero sostituite) dal documento EPS/BC 278/2009 di EcoDesign del mese di aprile 2015 seppure tale documento sia ancora in versione bozza.
Link alla bozza di documento EcoDesign del mese di aprile 2015 relativo alla legislazione europea sulla conformità EL6 al gennaio 2017 e Tier 2 al gennaio 2018: https://www.energimyndigheten.se/globalassets/energieffektivisering/produkter-med-krav/externa-nataggregat/draft-up-dated-working-document-eps-for-written-comments_278-2009.pdf È importante note che, fino alla data di effettiva emanazione, le deadline fissate per la certificazione non hanno alcun significato o validità.
Da notare inoltre che, al momento in cui la normative sarà emanate, sarà probabilmente previsto un periodo transitorio di 2 anni. Pertanto, risulta improbabile che i requisiti Tier 2 divengano obbligatori prima del 2020. Inoltre, è da notare che il criterio dell’efficienza limite con il 10% di carico viene a mancare per potersi armonizzare con le norme internazionali, così come suggerito da Jan Viegand e dal gruppo Digital Europe.
Link al meeting del Consultation Forum del 18 aprile 2013: …… http://www.eup-network.de/fileadmin/user_upload/2015/Explanatory_Note_Up-Date_ReviewExternal_Power_Supplies__16042015.pdf
Link al report del marzo 2014 di Viagand/Maagoe azienda incaricata dalla Commissione Europea Direzione Generale per l’Energia: ….. http://www.eup-network.de/fileadmin/user_upload/2015/EPS_Review_Additional_Assessment_up-dated_Final_Report.pdf
In ogni caso, la circostanza di tempi lunghi per l’effettiva implementazione dei requisiti normative Tier 2 è probabile ma non certa. Pertanto è utile cominciare a pensare a cosa ciò comporterà dal punto di vista pratico. Se le prescrizioni Tier 2 divenissero obbligatorie per legge, è logico pensare che andrebbero armonizzate con il protocollo internazionale per i marchi di EPS, ovvero risulterebbero analoghe al livello di efficienza VII cui spesso ci si riferisce come EL7.
Uno dei principali problemi che riguarda l’obiettivo di efficienza media ai sensi della norma EL7 è relativo al confronto fra il 115Vac 4PAE (4 punti di rilievo dell’efficienza media) e il 230 Vac 4PAE. In genere si rileva per i modelli 230Vac una maggiore efficienza 4PAE nell’ordine dello 0.6-1% in confronto ai modelli 115Vac quando un PFC front end è utilizzato. Tale differenza è legata alla perdita localizzata nel ponte a diodi interno agli alimentatori, che risulta maggiore a tensione più bassa.
Ne segue che il rispetto dei requisiti EL7 sia per apparati 115V che 230V comporterà il dover superare soglie di efficienza ancora più alte durante la fase di design. Possiamo vedere la cosa in una seconda maniera alternativa:
Se un alimentatore da 100 W rispetta i requisiti CoC Tier 2 4PAE raggiungendo l’89% di efficienza a 230 Vac, per esempio si rileva un valore di 89.7%, lo stesso testato a 115Vac potrebbe attestarsi su un valore del 88.9% (differenza intorno a 0.8% rispetto al caso 230Vac) che rispetta i requisiti EL6 ma non quelli EL7. In altre parole, il limite del CoC Tier 2 del 89% per apparati 230V (in EU l’alimentazione è solo di questo tipo) equivale al limite 88% di EL6 per prodotti 115 in America. Quindi, se è statisticamente rilevante il requisito del 89% da parte dell’Unione Europea sulla base di costi di produzione e costo dei materiali, il rispetto dello stesso limite su scala internazionale includendo Paesi con alimentazione elettrica 115V determinerebbe un significativo aumento dei costi per poter rispettare i requisiti di efficienza.
Uno dei temi più dibattuti nella determinazione degli standard di conformità è quello della globalizzazione degli standard cui ci si riferisce in genere con il termine “armonizzazione” dei requisiti. In origine il protocollo internazionale di efficienza energetica per EPS ha utilizzato il termine “Livello di Efficienza” seguito da un numero romani per identificare il criterio di base per stabilire le performance energetiche di un determinato prodotto elettronico. Mentre i livelli EL1, EL2, EL3 ed EL4 ebbero una condivisione internazionale, i successivi emessi dai Paesi EU per EL5 e dagli USA per EL6 furono unilaterali e non più condivisi. Le associazioni di categoria come Digital Europe ribadiscono per contro l’importanza dell’armonizzazione su base internazionale. Da più parti si è ribadita la necessità di modificare i requisiti di EL6 facendo riferimento alle prescrizioni DoE degli USA, il che appare come una richiesta logica e legittima.
In ogni caso, sembra quasi come un cane che si morde la coda alla continua ricerca dell’alimentatore perfetto quando in realtà il consumo energetico effettivo è più legato all’apparato che viene alimentato invece che all’alimentatore. In altri termini, si ottengono più benefici dalla riduzione dell’energia consumata dall’apparato finale che non dall’efficentamento degli alimentatori.
Sulla base dell’intervallo temporale trascorso per il passaggio dalle norme EL5 a quelle EL6, è presumibile che il passaggio da EL6 ad EL7 possa durare anche 5 o 6 anni. Questo farebbe slittare l’effettiva entrata in vigore della nuova normativa dopo il 2020 per i Paesi EU. A ciò occorre aggiungere ulteriori 2 o 3 anni per consentire ai produttori di smaltire i residui di magazzino e progettare e realizzare i nuovi prodotti.
Link al sito originale dove sono descritti i requisiti Eco Design per EPS: http://www.eup-network.de/updates/general-news/news-detail/review-of-regulation-278-2009-eps-updated-working-document-published/
Link al sito aggiornato dove sono descritti i requisiti Eco Design per EPS, versione in inglese: http://: https://
: http://www.eceee.org/ecodesign/products/battery-chargers/
http://www.eceee.org/ecodesign/
versione in tedesco: https://netzwerke.bam.de/Netzwerke/Navigation/DE/Evpg/evpg.html
Link alla versione aggiornata della norma Lot 7 per alimentatori esterni (da sito Digital Europe) http://www.digitaleurope.org/DesktopModules/Bring2mind/DMX/Download.aspx?Command=Core_Download&EntryId=984&language=en-US&PortalId=0&TabId=353